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Le opere in mostra


CORRENTE RAZIONALISTA


La corrente razionalista opera in stretta connessione con le regole del Movimento Moderno, del Bauhaus, della scuol di Ulm, cerca perciò di esprimere con maggiore aderenza possibile i principi della forma che segue la funzione. I suddetti principi sono naturalmente filtrati attraverso la grande sensibilità formale della tradizione figurativa italiana. 
A questa corrente appartengono alcuni tra i più grandi designer italiani, quali: Mario Bellini, Rodolfo Bonetto, Marco Zanuso, Giorgietto Giugiaro, Design Group Italia, Andries Van Onck, Gianfranco Frattini, Carlo Batoli, Tito Agnoli, Giotto Stoppino, Bruno Gecchelin, Cini Boeri, Anna Castelli Ferrieri, Pierluigi Spadolini, Giorgio Decursu. 

"Il designer è solo una parte del design: il design non è che una parte del progetto industriale; il progetto industriale è un momento del processo continuo del progetto collettivo. Solo dopo aver chiarito tutto questo io credo che si possa affermare che il progetto ha un valore emergente ma soprattutto un valore come condizione portante di ogni forma di vita intelligente. Nessuna civiltà, neanche la più diversa dalla nostra, può non solo svilupparsi ma neanche formarsi o sopravvivere senza un progetto. E a maggiore ragione la nostra civiltà contemporanea ha un bisogno imprescindibile di progetto, o di progetti, per rispondere alle sfide crescenti, alla sfida della terziarizzazioni in atto, della automaizone del lavoro, della telematica in fase di crescita esponenziale."  Mario Bellini

Marco Zanuso
Marco Zanuso (1916 - 2001) è stato un architetto, designer e urbanista italiano. È considerato tra i padri fondatori del design industriale italiano, ha contribuito al dibattito nel dopoguerra sul "Movimento Moderno" nell'architettura e nel design. È stato tra i primi ad interessarsi ai problemi dell'industrializzazione e non solo all'estetica del prodotto, proponendo tecnologia negli oggetti di uso comune e all'applicazione di nuovi materiali (come la gommapiuma nelle imbottiture). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi prodotti (tra cui sei Compassi d'Oro e uno alla carriera). Insieme a Richard Sapper ha progettato numerosi oggetti tecnologici e anche i televisori della Brionvega serie Algol. 

Televisore portatile Algol
Il televisore portatile Algol 11 nasce nel 1964 dalla collaborazione di Marco Zanuso e Richard Sapper per la Brionvega. Realizzato in plastica di Acrilonitrile - Butadiene - Stirene (ABS), metallo e vetro è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato (Zanuso lo ha paragonato ad un cagnolino fedele che guarda in su il suo padrone) che ne permette la visione anche se appoggiato a terra, dalla maniglia in metallo estraibile e dalla scocca in plastica in varianti di colore: arancione, nero e grigio. Come gli altri prodotti di Zanuso-Sapper anche la serie Algol supera la sola funzione divenendo un complemento d’arredo e simbolo della modernità. Sono state sviluppate varie versioni, in mostra Algol serie 3 del 1970. 

CORRENTE STORICISTA


La corrente Storicista guarda alla storia come ad uno scenario nel quale sono rappresentati tutti gli aspetti necessari della nostra vita quotidiana, basta soltanto saperli cogliere, la storia è stata il miglior laboratorio di sperimentazione che sia mai esistito. I capigruppo indiscussi di questa corrente sono Paolo Portoghesi e Aldo Rossi. Le manifestazioni importanti rappresentative di questa corrente sono: la Via Novissima alla Biennale di Venezia e le Settimane di Verona. Ad onore di cronaca va detto che questa tendenza è maggiormente sentita nell’architettura che non nel design. 

“Di questo recupero della memoria, dopo la forzata amnesia cinquantennale, si sono avuti sintomi evidenti nel costume, nell’abbigliamento (il folk, il casual e i vari revival), nella diffusione di massa dell’interesse della storia e dei suoi prodotti, nel bisogno sempre vasto di esperienze contemplative e di contatto con la natura che sembravano antitetiche rispetto alla civiltà delle macchine.”  Paolo Portoghesi 

Luca Scacchetti 
(Milano, 1952 -2015) è stato un architetto e designer italiano. È stato docente al Politecnico di Milano, all’Accademia di Brera e Direttore del dipartimento di architettura dell’Istituto Europeo di Design. Ha disegnato mobili (Tecno, Poltrona Frau, Matteograssi), arredi, complementi d’arredo e di illuminazione, oggetti decorativi e tessuti. Ha curato allestimenti di mostre come la sezione classico di Abitare il Tempo. Ha progettato per committenza pubblica e privata numerose architetture tra cui hotel, ville, palazzi e ha curato il ridisegno del terminal internazionale dell’Aeroporto di Fiumicino e del nuovo aeroporto G. Marconi a Bologna. 

Vaso Rosae 
Con una straordinaria abilità e velocità le mani di anziane signore toscane con rapidi tocchi tra il pollice e l’indice, producevano rose, roselline e fiori in porcellana di ogni dimensione e ognuno diverso dall’altro. Le rose finivano a comporre basamenti di pastori o pastorelle o donnine orride. La tecnica era sublime ma il risultato devastante. 
In certi vasi, ciotole, vassoi ho cercato di trovare un senso più nobile e contemporaneo alle mani non più lisce di quelle anziane signore. 

CORRENTE DELLE AVANGUARDIE STORICHE


La corrente delle Avanguardie storiche fa riferimento al Futurismo ed al Costruttivismo Sovietico, prendendone a prestito sia l’atteggiamento irriverente e provocatorio, ma altamente comunicante, sia gli aspetti generali tendenti a rendere i prodotti dinamici. I maggiori risultati sono stati ottenuti nella rivisitazione e aggiornamento di alcuni materiali, quali: i laminati plastici, marmi ricomposti, intarsi di legni, tessuti, ceramiche, etc. Gli esponenti di maggior spicco in questa corrente sono: Alessandro Mendini, Studio Alchimia, Franco Raggi, Paola Navone, Daniela Puppa, Massimo Josa Ghini. 

“Ogni mia azione intellettuale e culturale è basata sulla mia esistenza, è di tipo sentimentale. Il mio metodo progettuale è molto personale, con le difficoltà di messa a fuoco dei valori tipiche degli umori che si succedono nel tempo. Spesso cerco di insinuarmi, da un lato nelle culture marginali, dall’altro in quelle di avanguardia, con un’attenzione istintiva a tutto quanto non è istituzionale, a tutto ciò che è minoritario. Un metodo di lavoro basato sul paradosso, la metafora, l’eccesso, lo spiazzamento, il grottesco.”  Alessandro Mendini 

Alessandro Mendini 
(Milano 1931 - 2019) dalla fine degli anni settanta è tra i rinnovatori del design italiano sia come intellettuale e autore di scritti, sia come membro autorevole del gruppo Alchimia. In Mendini appare chiaro il ruolo importante  della decorazione, in un legame tra arte e design che mischia elementi provenienti da culture e media diversi. “Io invento e assieme copio, perché nel panteismo dell’enorme via Lattea delle merci, tutto quello che posso pensare già esiste: l’importante è che sia originale il mio modo di falsificare”. Mendini con Branzi e Sottsass e con la presenza in Global Tools e in Radical Design è tra i rinnovatori del design italiano degli anni ’80. Ha ricevuto per la sua attività di designer molti premi tra cui due Compasso d’Oro ed è stato direttore di riviste di architettura e design tra le quali: Domus, Modo e Casabella. 

Lampada Cactus 
Lampada da tavolo in vetro prodotta per il Giappone, dove è venduta, riprende l’architettura di un cactus con le spine in vetro applicate al corpo lampada che diventano decorazione. Tipica la decorazione mendiniana con colori differenti che sottolineano i tre elementi che compongono la lampada: corpo, basamento e spine. 

CORRENTE SPERIMENTALISTA


Il termine stesso rende difficile la sua definizione, più che con i prodotti essa rappresenta per l’atteggiamento e per il comportamento di fronte al progetto. 
Ogni prodotto rappresenta una ricerca e presuppone un risultato sempre diverso anche dal punto di vista formale. Questa categoria di operatori cerca spesso un rapporto diretto con gli aspetti scientifici e sociali, attribuendo loro un linguaggio comprensibile. In alcune circostanze evidenzia, attraverso il progetto la processualità del farsi di un prodotto o di una ricerca. Molti esponenti di questa corrente lavorano per introdurre la cultura del design nei servizi di interesse pubblico, al fine di migliorarne le qualità formali e prestazionali. 
L’immagine coordinata bi e tridimensionale è uno dei temi sempre presenti in questa corrente. Gli esponenti di questa corrente sono: Gae Aulenti, Angelo Mangiarotti, Castelli design Milano (Clino Castelli), lo Studio D.A., lo Studio Mid, Angelo Cortesi, King & Miranda. (Perry King e Santiago Miranda) 

"Qualunque oggetto dell’uomo, monumento o tana, non può eludere il suo rapporto con la città, luogo di rappresentazione della condizione umana; la sua analisi è quindi possibile solo se si può definire l’oggetto forma discontinua dell’insieme: se si può dimostrare in che modo esso vi trovi il suo posto e la sua legge di apparizione. L’esistenza dell’oggetto si pensa nelle positive condizioni di un suo rapporto con la città." Gae Aulenti 

Angelo Cortesi 
(Asola 1938) architetto e designer, opera dal 1966 nella sperimentazione e nel 1970 realizza la prima villa al mondo in acciaio e poliuretano. Ha progettato prodotti di Industrial e Interior Design per numerose aziende tra cui Fiam, Tecno, Stilnovo, Kartell, Parker, Faber Castell, Polaroid. Ha realizzato architetture e ristrutturazioni per committenze pubbliche e private tra cui ville, uffici, palazzi, fabbriche e gli Aeroporti di Linate e Malpensa. Come ADI, di cui è stato presidente, e come membro del comitato direttivo dell’ICSID o WDO ha promosso “Design Memorandum” per un’etica nel design e la fondazione della Scuola di Design del Politecnico di Milano di cui è stato docente. Ha ricevuto numerosi premi internazionali tra cui Medaglie d’Oro a Lubiana e Buenos Aires, un Gran Prix d’Architecture, tre Compassi D’Oro di cui uno alla Carriera (2018). 

La sedia Raccordo 
La sedia Raccordo fa parte di un set completo di arredo e illuminazione pensate del 1974 realizzato con raccordi idraulici e tubi decorati. Racconta di una ricerca e sperimentazione sull’illusione dell’oggetto e sui suoi cicli e metodi produttivi. “Era nostra intenzione trovare uno o più elementi di reperibilità certa di diffusione capillare di costo non elevato” per questo è stato scelto il raccordo idraulico come elemento base per la realizzazione di illimitate possibilità compositive per chiunque e quindi la possibilità di un modo di produrre consapevole nobilitando il raccordo idraulico con un nuovo significato. 

CORRENTE HIGH TECH


Questa corrente non ha padri nel design italiano, un padre storico potrebbe essere identificato nel Charles Eames che ha generato Bruce Burdick. 
Altri protagonisti sono reperibili in architettura, rappresentati soprattutto da Renzo Piano, da Norman Foster da Richard Rogers. 
I principi espressi da questo pensiero sono riferibili all’ingegneria, all’emblematica della tecnica nel mettere a nudo il sistema strutturale di un edificio o di un prodotto. 
Tende a riconoscere una naturale espressività nella tecnica, quasi essa non avesse bisogno di interpretazioni. Spesso il risultato finale raggiunge alti gradi di espressività. Gli esponenti di questa corrente in Italia sono: Richard Sapper, Giancarlo Piretti, Alberto Meda, Paolo Rizzato, Carlo Forcolini, Pallucco, Pierluigi Cerri, Pier Giacomo Castiglioni. 

“Ecco, adesso so perché mi voglio rifiutare ogni volta che qualcuno mi chiede di spiegare il mio lavoro. Non c’è niente da spiegare. Quando si disegna non si pensa in parole ma in immagini tridimensionali, colorate, semoventi, che si toccano, delle volte suonano, possono essere calde e ti bruciano. Così ci entrano i materiali, le sensazioni delle superfici, i vapori, il fuoco, e infine mangeremo quello che contengono. Mi auguro che sia buono”. Richard Sapper 

Michele De Lucchi 
Michele De Lucchi (Ferrara 1951) designer e architetto. Da Firenze a Milano negli anni è stato tra i protagonisti di Cavart, Alchymia e Memphis e dell’architettura radicale. Ha disegnato lampade ed elementi d’arredo per aziende italiane ed europee ed è stato responsabile del Design Olivetti dal 1992 al 2002 e progettato per Compaq Computers, Philips, Siemens, Vitra. Ha progettato e ristrutturato edifici pubblici e privati nel mondo e curato allestimenti e mostre per i maggiori musei. All’attività professionale affianca quella di docente universitario a Venezia e Milano. 

Lampada Tolomeo 
La lampada Tolomeo nasce nel 1986 per Artemide come rilettura e superamento della lampada Naska Loris del 1933, il cui sistema di spostamento dei bracci è dato da molle. Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina hanno cercato come prima necessità tecnologica di occultare il meccanismo delle molle per rendere più leggera e misteriosa la lampada. Infatti i due cavetti di acciaio che si notano nella lampada sono collegati a molle posizionate all’interno dei bracci cosa che rende meno intuitivo il suo funzionamento. La parte luminosa è risolta con una lampadina a incandescenza che viene spostata per mezzo dei bracci a compasso. Il materiale è l’alluminio considerato un materiale High-tech. 

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